Giro d’Italia 2023, Top/Flop del giorno

La nostra rubrica che traccia il bilancio della giornata appena conclusasi al Giro d’Italia 2023.

TOP

Ben Healy (EF Education – EasyPost): Sapevamo più o meno tutti che il giorno in cui avesse centrato la fuga la vittoria sarebbe arrivata. Quel giorno è stato dunque oggi, con una prestazione maiuscola che lo vede dominare la scena in maniera inappellabile, una dimostrazione di superiorità rispetto ai rivali di giornata che lo candida indubbiamente come uno dei cacciatori di tappe più pericolosi di questa edizione. Rivelazione della primavera, ha altre due settimane per continuare a dimostrarlo. Anche se ovviamente il suo Giro è già più che riuscito dopo oggi.

Primoz Roglic (Jumbo-Visma): Dopo il deludente attendismo di ieri, lo sloveno oggi ci prova sul serio con uno scatto che riapre il Giro. Non tanto per il risultato in sé, visto che 14 secondi son poca cosa e il suo ritardo da Evenepoel è ancora notevole, ma perché scalfisce per la prima volta la corazza del campione del mondo. Bisognerà ovviamente fare di più per ribaltare la situazione, soprattutto dopo che domani il belga rischia di mettere altro fieno in cascina, ma questo Roglic può quantomeno provarci e farci divertire nel farlo.

Andreas Leknessund (Team DSM): Se ieri non ha avuto grossi meriti nel conservare la Maglia Rosa (come se la scalata a Campo Imperatore fosse cosa per tutti), oggi il norvegese ci mette tutto quel che ha, correndo in maniera coraggiosa. Primo a rispondere agli attacchi, assumendo il suo status di leader, alla fine si vede rimbalzare indietro, riuscendo a difendere il primato per pochi secondi. Ma intanto si fa un’altra giornata in Maglia Rosa e scusate se è poco.

FLOP

Remco Evenepoel (Soudal – QuickStep): Il campione del mondo cede terreno per la prima volta. Una buona notizia per questo Giro probabilmente, che in questi giorni è sembrato vivere su una paura generale di quello che il fenomeno belga avrebbe potuto fare. Meno per lui, che comunque limita i danni a 14 secondi che sono poco cosa rispetto al tesoretto che si è già costruito e che domani potrebbe ulteriormente rafforzare a cronometro. Con la scusante ovviamente delle cadute che possono averlo comunque condizionato, quello lanciato oggi per lui non è tuttavia un buon segnale e sulle grandi montagne sarà nuovamente attaccato.

Aleksandr Vlasov (Bora-hansgrohe): Il suo compagno Lennard Kamna è il primo a provarci e ha quindi anche una scusante per essere poi distanziato, ma il russo è rimasto più passivo e subire oggi un distacco di oltre trenta secondi, venti dal gruppetto dei primi battuti, non è certo quanto ci si aspettava da lui, per molti uno dei più seri pretendenti al podio. Una giornata storta può capitare e lui ha mostrato di saper emergere in terza settimana, ma se lascia troppo tempo in giro prima sarà dura poi brillare in questo Giro.

Rigoberto Uran (EF Education – EasyPost): Perdere un minuto in una tappa come quella odierna preoccupa per un corridore che non ha nascosto le sue ambizioni di classifica. Vero che punta ad un posto nei dieci per proseguire la sua straordinaria striscia, ma sono in molti a fare meglio di lui anche oggi e c’è bisogno di un cambio di rotta per riuscire a centrare l’obiettivo, visto che in questa settimana ha spesso mostrato segnali di cedimento qui e lì.

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